COPPA DEL MONDO DI FRECCETTE, 32 team da tutto il Mondo, milioni di spettatori in tutto il Globo terracqueo guarderanno la Coppa del Mondo di freccette prevista per il bollente weekend del 6, 7, 8 Novembre 2020 alla Salzburgarena di Salisburgo.

Per chi non lo sapesse stiamo parlando dell'Olimpo delle Frecce, il nirvana dei freccettari a 3 dardi, il valhalla degli amanti del bersaglio a 20 spicchi!
Ci sono in gioco diritti televisivi (DAZN, SkySport, RTL7) e un indotto non ignorabile sul merchandise, sponsor colossali come William Hill, Toyo Tires, FOX Sports, Unibet si scomodano volentieri per supportare interamente eventi PDC, insomma una cosa grossa.

European Tour stage

L'Italia è pronta a prendere parte a questo grandioso evento e lo ha fatto selezionando tra i Top Players italiani per essere rappresentata al meglio. Ne sono usciti due nomi, non nuovi ai tornei dei massimi livelli, Andrea BOBO Micheletti e Daniele PEDRO Petri. Due voci autorevoli nel mondo delle freccette italiano che sta crescendo. La progressione italiana del movimento delle freccette non è paragonabile a quella osservata nei paesi anglosassoni, dove nascono con ciuccio, biberon e darts. Non scherzano nemmeno i nostri quasi vicini di casa olandesi che hanno altri numeri. Il fatto che venga svolto in Austria è un messaggio chiaro di quanto stia crescendo il mondo delle frecce nei paesi germanofoni e come loro vogliano cavalcare l'onda.

European Tour stage

A proposito di numeri, nella kabala del mondo delle frecce ci sono un sacco di numeri "magici": 501, 180, 170, 60, 50, 40, 32, 9, 3, 1 ma che numero di domande scegliere tra questi? 60 troppe. 3 troppo poche. 9. Perfetto. Come nel leg perfetto! (Nine Darts).
Ma basta numeri e chiacchiere su nirvana, globi terracquei, onde da cavalcare e ulteriori leggerezze, qui la cosa si fa maledettamente seria ed iniziamo con le domande!

9 frecciatine a Andrea BOBO Micheletti

(1) Da quanti anni giochi a freccette e come hai iniziato?
Le prime frecce le ho lanciate nel 1999, più di 20 anni fa! Tutto nato un pò per caso nelle giornate in cui si saltava scuola (non fatelo, studiate!) con qualche amico si passava il tempo tra un 501 e un "non ti arrabbiare". Più giocavo e più mi appassionavo ed ho continuato a giocare sempre più spesso. Il passo fu breve per ritrovarmi a giocare in una squadra e la passione per questo sport aumentò sempre di più. Non ho più smesso di giocare e divertirmi!

(2) Com'è cambiato il mondo delle Frecce da quando hai iniziato?
Sicuramente negli anni sono cambiate molte cose, sia personalmente che nel panorama italiano del dart. Rimane uno sport di nicchia, ma grazie al lavoro di molte persone la visibilità è aumentata: esistono pagine, gruppi, persone sui social che raccontano costantemente eventi ed aneddoti, canali in tv dedicati e molto altro. In alcuni paesi le freccette sono uno sport di prima fascia, come il calcio in Italia! Rispetto a questi paesi l'Italia è indietro, la direzione imboccata credo sia quella giusta ma c'è ancora molto da lavorare.

(3) Non è la prima volta che ti imbatti nelle Superstar Internazionali delle freccette: cosa si prova ad incontrare i mostri sacri di questo sport?
Ho avuto la fortuna, in questi ultimi anni, di lavorare con un gruppo di amici con la mia stessa passione. Mi sono tolto molte soddisfazioni grazie al loro supporto. Su tutte la partecipazione alla World Cup of Darts 2019 che svetta su qualsiasi esperienza fatta in oltre 20 anni di dart. Essere lì in mezzo a chi lo fa di mestiere può mettere un pò di paura o soggezione, ma allo stesso tempo è stimolante e appagante!

European Tour stage (4) A questi livelli d'eccellenza, quanta testa serve per giocare bene e per mantenere costanza? L'errore come si deve gestire?
La testa è fondamentale! Nelle frecce il rapporto testa/allenamento per me è 80/20. Il braccio da solo non basta e bisogna gestire i momenti, sopratutto quelli di difficoltà. Ognuno cerca di lavorare per migliorare questo aspetto molto difficile da allenare, ma con il tempo e la pazienza si possono perfezionare le gestioni di stress, ansia e tensione. L'errore fa parte di questo sport e bisogna essere capaci di resettare il cervello ripartendo senza pensarci troppo. Ognuno si può creare dei gesti, movimenti o altro per tornare allo stato ottimale forgiandosi delle ancore di salvezza.

(5) Nel Mondo si riempiono stadi e palazzetti, i canali televisivi programmano le competizioni PDC in prima serata, l'indotto legato al Darts non è ignorabile ed è importante tale da coinvolgere grossi sponsor. Cosa manca in Italia?
In molti altri paesi le freccette sono uno sport nazionale radicato nelle culture di molti popoli, soprattutto quelli anglosassoni. Il movimento di soldi che creano non è paragonabile nemmeno lontanamente al nostro. Sponsor importanti, che danno vita ad un giro ed un seguito di dimensioni gigantesche, da noi purtroppo mancano. Investire nel dart in Italia, con il seguito che abbiamo in questo momento (anche se crescente), risulta complicato.

(6) Che consiglio hai per chi vuole iniziare/continuare a confrontarsi nel mondo agonistico delle frecce? E in specifico in questo anomalo 2020?
Il consiglio che do più spesso è quello di divertirsi, sempre. Sembra scontato ma molti, a volte, se ne dimenticano. Anch'io ho avuto momenti bassi dove non arrivano risultati, prestazioni o entrambi. In quei momenti bisogna cercare le cose positive, magari cambiare il metodo di allenamento oppure fissarsi meno obbiettivi ma più mirati. Consiglio di alternare allenamenti individuali a quelli di gruppo, utili entrambi. Quelli individuali sono quelli che ho fatto più fatica a digerire in quanto li ritenevo noiosi! Ma facendo tipologie di esercizi diversi ed inserendo una "distrazione" (passatemi il termine!), nel mio caso la musica, ora non è più così. Il lockdown ci ha fatto scoprire l'online, giocare da casa con altre persone col solo utilizzo del telefono. Ritengo sia una modalità alternativa utile e valida per allenarsi e partecipare ai tornei.

(7) Parlando di dati tecnici, descriviti in cifre.
Ho cambiato molte volte tipo, grammatura e settaggio delle frecce. Ultimamente mi sono stabilizzato su una freccia chiamata in gergo "tubino" lunghezza 51mm. Come grammatura utilizzo 20gr nel soft e 23gr da steel. Le frecce sono state realizzate dall'azienda olandese "Bulls nl". La mia doppia preferita, più che altro quella a cui sono più affezionato, è il doppio 18, con la quale ho fatto vincere alla mia squadra 2 titoli italiani! Negli ultimi 5 anni, tra steel e soft, ho raccolto 7 titoli italiani tra doppi e squadre, 2 partecipazioni in nazionale agli europei di soft, la vittoria della champions league, una chiusura in 9 frecce ovvero il leg perfetto, la partecipazione alla World Cup of Darts 2019 in coppia con Stefano Tomassetti; World Cup of Darts bissata quest'anno in coppia con Daniele Petri dal 6 all'8 novembre 2020 a Salisburgo, avversari la Spagna. Vamosss!

European Tour stage (8) Vuoi ringraziare qualcuno che ti ha supportato o ispirato?
Ringrazio il gruppo di lavoro "MADE IN ITALY" formato da amici con la mia stessa passione per le frecce. Giordano Straffelini che ci segue e sopporta! La squadra "bim bum bam" di steel, i "master of puppets" di soft, i miei "vecchi" compagni di squadra "diva futura" che mi danno il permesso di intrufolarmi nei loro allenamenti! I vari sponsor: Vispi, Vis Sportwear, Cosmodarts/Fit Flight, Bulls nl. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno creduto e credono in me e che mi supportano nei vari tornei in Italia e all’estero.

(9) La tua Filosofia.
Non ho una frase in particolare, anche se quella scelta per i "MADE IN ITALY" try again, fail again, fail better calza a pennello!

9 frecciatine a Daniele PEDRO Petri

(1) Da quanti anni giochi a freccette e come hai iniziato?
Ho iniziato a fine 2002 per puro divertimento. Le freccette erano il passatempo preserata del sabato sera. Giocavo a soft coi plasticoni da bar, tiravo tra 11 e 14, e ci beccavo parecchio. Ignoravo completamente che esistessero competizioni... Da calciatore non avevo cultura della sconfitta quindi, nel dubbio, le vincevo tutte. E mi scappa una risata a pensare ai primi tornei...

(2) Com'è cambiato il mondo delle Frecce da quando hai iniziato?
Nel mio piccolo è cambiato completamente, da passatempo ad ossessione. Sono un maniaco delle freccette, una vera droga. E non so stare senza competizione. Dal bar ad un main stage comunque non è un attimo, io ci ho messo 10 anni. Nelle freccette il "tutto e subito" non esiste. In Italia, ma credo in tutto il mondo, la percezione del gioco è cambiata con l'avvento di internet e delle tv: è diventato sport.

(3) Non è la prima volta che ti imbatti nelle Superstar Internazionali delle freccette: cosa si prova ad incontrare i mostri sacri di questo sport?
Emozione pura. Ho avuto la fortuna di conoscere molti campioni e senza fare nomi ti dirò che gran parte di loro sono molto diversi da come ce li immaginiamo. Alcuni mi hanno deluso parecchio, altri ho scoperto essere dei veri personaggi! Ed ora voglio conoscerne uno in particolare, un gallese...

European Tour stage (4) A questi livelli d'eccellenza, quanta testa serve per giocare bene e per mantenere costanza? L'errore come si deve gestire?
Non puoi lasciare nulla al caso. La componente mentale sovrasta nettamente quella tecnica. Allenarsi è importante, allenare la testa è fondamentale. Devi curare i particolari, veramente tutti. Uno in specifico? L'alimentazione.
Più che l'errore devi saper gestire il momento-no, il calo di prestazione. Devi saper svoltare. Paradossalmente, giocando anche a calcio e spesso da portiere, ho trovato un lato comune: la concentrazione totale fino al mal di testa pur di vincere.

(5) Nel Mondo si riempiono stadi e palazzetti, i canali televisivi programmano le competizioni PDC in prima serata, l'indotto legato al Darts non è ignorabile ed è importante tale da coinvolgere grossi sponsor. Cosa manca in Italia?
Non è nella nostra cultura purtroppo. Siamo pochi praticanti. Ma qualcosa si sta muovendo soprattutto partendo dai bambini. Non mi sorprenderei se tra 10 anni il numero raddoppiasse. È l'unica strada. Giocate a freccette!!
Il gesto del lancio è in sé già uno sfogo, credetemi, è un gioco terapeutico per l'anima! In più le freccette permettono di viaggiare... e quindi scoprire, crescere, imparare, rapportarsi.

(6) Che consiglio hai per chi vuole iniziare/continuare a confrontarsi nel mondo agonistico delle frecce? E in specifico in questo anomalo 2020?
Per iniziare devi divertirti, semplicemente divertirti. Se scopri di essere bravo devi puntare in alto. Risulterò impopolare nel dirlo ma se vuoi sfondare devi dedicarti solo allo steel (o almeno al 90%). Se non hai ambizioni va benissimo il soft, ci sono cresciuto pure io, e mi sono divertito parecchio!

(7) Parlando di dati tecnici, descriviti in cifre.
Tra soft e steel in Italia ho raccolto 13 ori, 14 argenti, e 2 bronzi. In pratica, lo dico sorridendo, sono il mago delle semifinali. Il fiore all'occhiello della mia carriera è stata la qualifica alla tappa di Dusseldorf dell'European Tour PDC nel 2016, ma mi tengo strette pure le 6 (pandemia permettendo) partecipazioni alla World Cup of Darts. Risultati all'estero quasi zero, lo ammetto, ma credo che i tempi siano maturi... Non mi è mai riuscito il nine darts, la nona ad un millimetro però l'ho messa. Il mio average in allenamento varia tra i 79 e gli 81 punti, ma non mi sento arrivato. Ho cambiato molte freccette, la migliore la sto testando da pochi giorni e spero vada presto in commercio!

(8) Vuoi ringraziare qualcuno che ti ha supportato o ispirato?
Devo ringraziare innanzitutto le federazioni che in questi anni mi hanno permesso di coltivare molti sogni, un ringraziamento collettivo senza fare nomi. Ho conosciuto molte persone che fanno molto per il nostro sport. Se posso permettermi, è giusto nominare qualche sponsor: Vis Sportwear, Cosmodarts, Fit Flight, Generali, Valli del Natisone, Vallimpiadi.

European Tour stage (9) La tua Filosofia.
Sono un amante della vita e cerco l'ottimismo a tutti i costi: è l'unica via di salvezza contro i problemi che ci devastano continuamente. Ho preso tanti cazzotti ma mi sono sempre rialzato con la testa alta. Ho combattuto contro tutto e tutti pur di non smettere, ho fatto salti mortali, tante rinunce, e ti confesso che per me è un vanto. Per il resto amo definirmi un 40enne qualunque con tanta fede, innamorato, padre di 3 splendide bimbe e di uno splendido angioletto. Oltre a questo: lavoro, gioco a calcio, produco birra artigianale, amo camminare, mangiare, i tatuaggi, e riesco pure a... giocare a Freccette!
Ora testa alla Spagna, Bobo ed io vogliamo emozionare...

I presupposti sono ottimi e non ci resta che lasciarci travolgere da questa nuova passione che conquisterà anche l'Italia. Con lo stesso orgoglio che portiamo le nostre uniche Frecce Tricolori nel Mondo, ora è giunto il tempo di essere orgogliosi delle nostre Freccette Tricolori. Buon gioco. Good Darts.

European Tour stageSamuel ELSAMU Maranelli